Ancoraggi Sotterranei: un’alternativa al solito palo in legno!

Soluzioni per l’ancoraggio sotterraneo di alberi e piante

Perché ancorare le piante?

Normalmente, in natura, non è previsto che le piante possano avere dei sostegni esterni. Fissare la nuova pianta al terreno circostante deriva dalla necessità di far penetrare in modo efficace le radici nella terra, da cui assorbiranno l’acqua e i nutrienti per la crescita. In particolare, l’ancoraggio della pianta serve a evitare che si verifichi il fenomeno di discontinuità tra zolla di coltivo e terreno, che può pregiudicare lo sviluppo e la vita stessa della pianta.

Quando utilizzare i sistemi di ancoraggio?

Esistono diverse varietà di sistemi di ancoraggio per piante o sistemi di ancoraggio per alberi.

Per le piante di piccole dimensioni (ad esempio le piante forestali) non c’è necessità di ancoraggio. Al massimo si potrà utilizzare una canna di bamboo, quantomeno per proteggere la pianta da fenomeni meterologici di forte intensità (come il vento), che potrebbero spezzarla. Lo stesso concetto si applica per interventi di lottizzazione e rinverdimento.

Nel caso invece la pianta sia di medio-grandi dimensioni (pianto d’alto fusto), l’ancoraggio di piante può essere realizzato con diverse modalità.

Tra queste ritroviamo l’ancoraggio con pali in legno per piante, ancoraggio piante con cavi esterni, ancoraggio a zolla.

Ancoraggio per alberi d'alto fusto

L’ancoraggio per gli alberi d’alto fusto può essere effettuato in diverse modalità a seconda di dove la pianta viene messa a dimora.
Per esempio:

  • Fissaggio in aree con terreno vergine / parchi / bosco ceduo. In questo caso il terreno permette il fissaggio sia tramite pali in legno che ancoraggi sotterranei ad ancora
  • Fissaggio su terreno roccioso (es tufo, roccia calcarea, macchia mediterranea sassosa). In questo contesto si lavora con piante di piccole dimensioni ma il palo in legno non è compatibile perché potrebbe spezzarsi durante l’infissione. In questo caso, utilizzano ancoraggi con punti di fissaggio laterali alla buca della pianta (come il New Fast Tutor) o vasi / mastelli di superficie, ancorati a dei tasselli da calcestruzzo (es. Fisher) con delle cinghie.
  • Fissaggio su Giardino pensile o in condizione di terra mossa. In questo caso, le piante vengono messe a dimora in condizioni di terreno molto arioso o addirittura terriccio di coltivo (su pensile). In queste condizioni il palo in legno non garantirebbe la necessaria tenuta, ma non è nemmeno possibile andare a mettere un Fisher a cui agganciare le cinghie.
    Ecco allora che una soluzione potrebbe essere un ancoraggio abbinato a una griglia metallica (ad esempio il Tutor Sikur System GR) che permetterebbe di ripartire e smorzare le oscillazioni della pianta andando a estendere la superficie di appoggio della zolla. Il tutto avviene grazie all’effetto combinato delle cinghie fissate alla rete metallica posizionata sotto la zolla. Il supporto metallico, infatti è normalmente di dimensioni doppie rispetto al diametro delle radici ed essendo ancorato alla zolla, fa corpo unico, controbilanciando le oscillazioni

Le soluzioni attuali sul mercato

Ancoraggio con pali in legno per alberi: la soluzione più diffusa ma anche la più controversa e contestata.

La tecnica di ancoraggio con pali in legno per alberi, è forse quella più utilizzata per semplicità di reperimento. Non è detto che sia quella più economica e nemmeno quella migliore, perché viene spesso descritta più per i suoi svantaggi, che non per i punti di forza.

Sono diverse le modalità di fissaggio del tronco con questa tecnica:

  • ancoraggio con palo singolo e legacci
  • con palo doppio con traversa e legacci
  • con tre/quattro pali e legacci (cosiddetto “castello”)

 

In comune hanno tutte alcuni aspetti da tenere fortemente in considerazione:

  • Sicurezza: le schegge, i chiodi, le viti o fili di ferro utilizzati per costruire l’impalcatura, possono ferire i passanti o chi involontariamente urta l’ancoraggio
  • Estetica: sono ingombranti, occupano spazio e risultano poco gradevoli quando deteriorate, rovinando in alcuni contesti, l’estetica del paesaggio
  • Maggiori tempi di manutenzione delle piante e dell’ancoraggio stesso: posizionare un ancoraggio con il palo, significa sostituire i pali deteriorati dopo qualche anno, riparare gli ancoraggi che si rompono parzialmente, smontare l’ancoraggio quando ha terminato il suo scopo e tanto tempo in più per lo sfalcio dell’erba attorno alla pianta. Se se ne mettono molti, una vicino all’altra costringono a uno sfalcio manuale perchè impediscono l’utilizzo di robot e trattorini rasaerba.
  • Strozzatura della pianta e danni alla corteccia: l’utilizzo di legacci o il fissaggio dei pali alla corteccia, creano delle striature sulla corteccia della pianta, che la indeboliscono o ne possono pregiudicare lo sviluppo futuro.

Controventature: un approccio per condizioni di vento costante

Ancoraggio alberi con cavi a vista per limitare gli effetti del vento

Meno diffusa, a causa dei maggiori ingombri e costi, è la pratica della “controventatura” con cavi esterni (n° 3/4 cavi).

Quest’ultima soluzione è necessaria in alcune situazioni con venti costanti da una sola direzione.

I cavi si possono fissare al terreno con semplici paletti o con maggior sicurezza, con ancore metalliche inserite in profondità.

A parte la richiesta di spazio, maggiore rispetto ad un ancoraggio a palo, le controventature possono rivelarsi pericolose a causa dei cavi in acciaio esposti a vista.

Questi supporti, con il tempo e le intemperie, possono arrugginire e strapparsi, con il rischio di pungere chi li tocca inavvertitamente.

Le soluzioni alternative presenti sul mercato: sconosciute, ma tecnologicamente all’avanguardia

Tutor Sikur System TSS

Ancoraggio sotterraneo alberi o ancoraggio a zolla

Normalmente, per ottenere un risultato ottimale, non è necessario bloccare il tronco. Infatti, questa pratica ha risultati estremamente negativi per la pianta come strozzature e danni rilevanti alla corteccia e al libro.

Ciò causa danni permanenti all’albero che possono generare anche minore stabilità futura della pianta.

La soluzione ottimale sarebbe quella di fermare e fissare la zolla, in modo da creare una continuità con il terreno ricevente ma lasciare il tronco libero da impedimenti. Per questo motivo sono nati i sistemi di ancoraggio alberi alla zolla.

La migliore soluzione per la pianta è quella di essere lasciata libera di oscillare, con il fulcro alla base del colletto e contemporaneamente, fare in modo che la zolla sia bloccata permettendo alle radici di svilupparsi con continuità.

L’ancoraggio alla zolla però, non deve mai interferire con il futuro sviluppo delle radici.

Per questo si utilizzano normalmente cinghie in tessuto non invasive. Soprattutto, non dovranno esserci cavi metallici orizzontali per evitare potenziali azioni di taglio della parte superiore delle radici.

Il cavo, infatti, essendo più sottile e rigido della cinghia, scarica tutto il suo attrito lungo una superficie molto sottile, in modo simile a una lama e tende a “tagliare” gli apparati radicali quando la pianta oscilla. Ciò potrebbe compromettere la futura stabilità e sicurezza dell’albero.

Gli ancoraggi a zolla con cinghia, permettono di ottenere i seguenti vantaggi:

  • Migliori risultati estetici: ottenibili fin da subito.
  • Minori costi di manutenzione: non essendo presenti i pali in legno di sostegno piante come ostacoli al lavoro del decespugliatore, lo sfalcio dell’erba circostante risulta più economico.
  • Vantaggi agronomici: gli ancoraggi a zolla riportano il fulcro della pianta nel suo punto naturale. Non necessitano legacci o punti di “strozzatura” del tronco o dei rami, non danneggiano né limitano la crescita delle future radici e possono essere utilizzati in maniera ottimale anche con terreni in pendenza.
  • Maggiore sicurezza nella stabilità della pianta: non essendo presenti legature del tronco o dei rami (generalmente mai tolti in occasione dei successivi interventi), che possono generare indebolimenti strutturali anche importanti.
  • Compatibilità con ambienti in cui non è possibile utilizzare i pali (es: Giardini Pensili, Terre riportate, vasi o vasche di superficie.. etc.)

Ancoraggio degli alberi: l'approccio di Tutor International

La proposta tecnico-produttiva di Tutor International, mette in campo 4 differenti tipi di ancoraggi alla zolla sotterranei:

  • Ancoraggi Biodegradabili TUTOR: si tratta di ancoraggi a zolla in legno di abete con supporto e viterie in ferro non trattato. In particolari contesti, ove non fosse possibile applicare delle cinghie (per esigenze naturalistiche o agronomiche) si tratta di una soluzione che garantisce un sistema di fissaggio stabile della zolla della pianta totalmente biodegradabile.

 

  • Ancoraggi New Fast Tutor: ancoraggi a zolla in tondino di acciaio e cinghia con tensionatore, per fissare piccole alberature in modo sicuro ed economico, senza dover applicare pali a vista.

 

  • Ancoraggi «TSS» TUTOR SIKUR SYSTEM: ancoraggi a zolla con ancore di alluminio e cinghia con tensionatore, per fissare le alberature di medio grandi dimensioni, con un grado di sicurezza elevato e potenzialmente calcolabile.

 

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Ancoraggio delle piante: una considerazione sul costo/opportunità

Siamo sicuri che le soluzioni tradizionali come il palo in legno siano anche le più economiche?

In conclusione di questo articolo, vogliamo proporre uno spunto di riflessione.

La pratica di fissaggio delle piante con sistemi di ancoraggio a zolla è ancora troppo poco utilizzata, soprattutto considerando i vantaggi che offre.

Come spesso capita, le abitudini e la poca informazione sono vincenti e si continua a rimandare l’opportunità di un risparmio, anche economico, sulle soluzioni tecniche che offre il mercato.

Infatti, anche da una semplice analisi, risultano evidenti due aspetti:

  1. I costi di questi sistemi di ancoraggio sotterraneo alberi sono spesso competitivi con gli altri sistemi di ancoraggio delle piante. Di norma infatti l’ancoraggio con palo richiede almeno 2 pali ed il prezzo del legno, negli ultimi anni, è aumentato di quasi il doppio rispetto al periodo pre-covid.
  2. Anche scegliendo l’ancoraggio pianta con singolo palo, i tempi e i costi di installazione di un ancoraggio a zolla sono assolutamente confrontabili

Valutare una soluzione solo per il costo di acquisto, trascurando i costi manutentivi (pali da sostituire, ripristini, maggiore tempo per lo sfalcio erba, maggiori danni alla pianta) è un approccio limitante, perché l’installazione avviene una volta e basta, mentre la manutenzione viene fatta una o più volte all’anno.

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