Normalmente, per ottenere un risultato ottimale, non è necessario bloccare il tronco. Infatti, questa pratica ha risultati estremamente negativi per la pianta come strozzature e danni rilevanti alla corteccia e al libro.
Ciò causa danni permanenti all’albero che possono generare anche minore stabilità futura della pianta.
La soluzione ottimale sarebbe quella di fermare e fissare la zolla, in modo da creare una continuità con il terreno ricevente ma lasciare il tronco libero da impedimenti. Per questo motivo sono nati i sistemi di ancoraggio alberi alla zolla.
La migliore soluzione per la pianta è quella di essere lasciata libera di oscillare, con il fulcro alla base del colletto e contemporaneamente, fare in modo che la zolla sia bloccata permettendo alle radici di svilupparsi con continuità.
L’ancoraggio alla zolla però, non deve mai interferire con il futuro sviluppo delle radici.
Per questo si utilizzano normalmente cinghie in tessuto non invasive. Soprattutto, non dovranno esserci cavi metallici orizzontali per evitare potenziali azioni di taglio della parte superiore delle radici.
Il cavo, infatti, essendo più sottile e rigido della cinghia, scarica tutto il suo attrito lungo una superficie molto sottile, in modo simile a una lama e tende a “tagliare” gli apparati radicali quando la pianta oscilla. Ciò potrebbe compromettere la futura stabilità e sicurezza dell’albero.